venerdì 19 aprile 2013

Workshop Minimo&Sostenibile di Gino Finizio al MAD - DDN Design View

Vi presentiamo la bella serata evento del 11 Aprile 2013 all’interno della suggestiva cornice espositiva del DDN Design View di MAD Mecenate Aerea Design a Milano.
Prima della conferenza abbiamo assistito alla conclusione del workshop progettuale ispirato al nuovo libro di Finizio “Minimo&Sostenibile” e rivolto ad alunni universitari di Disegno Industriale.
Introduce la serata Francesca Russo, Marketing Manager DDN Design View, spiegando che ad ogni studente è stato richiesto di sviluppare un disegno specifico basato sul concetto di minimo.



La conferenza, moderata da Stefano Moroni, docente del Politecnico di Milano, ha visto la partecipazioni di illustri architetti e designer, che hanno parlato delle loro impressioni sul libro.

Angelo Cortesi, architetto e designer, si è soffermato sulla molteplicità dei piani di lettura di quest’opera e sulla presenza di immagini riferibili ad oltre 200 progettisti.
Tra le tematiche lo colpisce il rapporto città-veicoli, che Finizio individua nelle correlazioni tra architetture statiche e dinamiche. Infine Cortesi non può esimersi dall’ammirare l'affetto che Gino nutre per i suoi studenti e che cita nel libro.

Umberto Palermo, UP Design, sottolinea l’importanza del minimo e del sostenibile nella progettazione.
Palermo è anche presente con alcune sue opere in esposizione presso il DDN Design View, tra cui ricordiamo la bicicletta in fibra di carbonio Bike Up, la supercar Vittoria ed il boiler Velis per la Ariston, quest’ultimo in perfetta sintonia con il tema della sostenibilità e del risparmio energetico.



Cherubino Gambardella, professore ordinario della Seconda Università di Napoli, si sofferma sul rapporto di amicizia instaurato con Gino Finizio alla facoltà di Architettura partenopea.
La semplicità e l’universalità della progettazione, come emerge nel libro, appaiono gli unici valori perseguibili anche in questo momento di difficoltà economica e creativa.

Manuel Sarno, avvocato,  legato all’autore da un sentimento di amicizia, consiglia l'opera anche ai “non addetti ai lavori”, da sfogliare attentamente e da fruire per le sue belle immagini, scattate da Giampaolo Finizio, figlio dello scrittore.



Masaya Hiashimoto, Isao Hosoe Design Studio, ha presentato un oggetto ludico come metafora della sostenibilità. Ha fatto volteggiare una palla di carta giapponese: colpendola essa diventa più gonfia e tonda. Donare la nostra energia all'ambiente gli permetterà di autoalimentarsi e di creare nuova energia.

Luigi Pastorino, architetto di Fincantieri, spiega il progetto eseguito con Finizio, e presente nel libro, della cabina minima. Il tema era progettare l’essenzialità della nave, dei servizi e del confort.

Marco Barbagelata, laureato al Politecnico di Milano in Disegno Industriale con Finizio come relatore, presenta il suo contributo al minimo e sostenibile, citando il progetto che ha sviluppato con Mares di una pinna subacquea superleggera, vincendo così il prestigioso Red Hot Design Award.


Per Pietro Palladino, docente e designer, Minimo&Sostenibile è  un punto di partenza per scoprire e indagare la tematica della sostenibilità nella progettazione. Innovazione è parola cardine, passepartout del Design.  Ci lascia con questa riflessione che scaturisce dalla lettura dell’opera: “Non possiamo vivere senza Design”.

Claudio Bellini, Design + Design, nel libro trova sensazioni di serenità e di pace. Piace a Bellini la tematica del passato da trasmettere nel futuro, sottolineando l’importanza dei personaggi chiave, attori del Design, che hanno fatto la storia di questa disciplina.  Infine propone all’autore la traduzione del libro in varie lingue, per diffondere la cultura del design.


Gianluca Bernini, design manager della Bernini Spa, si ritiene fortunato di essere nato nel  mondo del design, considerando la varietà di prodotti d’arredamento industrializzati dall’azienda di famiglia e recanti grandi firme come Achille Castiglioni, Carlo Scarpa, Gaetano Pesce, Franco Frattini, Joe Colombo. 
Minimo&Sostenibile è per lui frutto di esperienza e di conoscenza di molte tematiche.  In esso trova storie di idee grandiose, rivoluzionarie, che riescono a spingerci oltre. Bernini ricorda che dalla crisi nasce la rivoluzione, l’importante è uscire dal manierismo disegnativo e prendere i rischi delle proprie idee.

Massimo Caiazzo, cultore del Design del Colore, ha partecipato, insieme all'illustre designer Mendini, al progetto-film “Fiat 500”, elaborato da Finizio per Fiat Auto.
Per Caiazzo,  Minimo&Sostenibile è prima di tutto un trattato filosofico. Questo libro scopre scenari inaspettati del presente e del passato da cui scaturiscono nuovi orizzonti di progettazione.


Roberto Giolito, Centro Stile Fiat Group Automobiles, ricorda di aver conosciuto Finizio alla fine degli anni ’90 dopo aver progettato il “tappeto volante su 4 ruote” ovvero la Fiat Multipla, che ha conquistato  il successo del pubblico grazie alla sua versatilità e spaziosità.
Ermanno Cressoni aveva allora aperto il Centro di Advanced Design di Fiat, non come tempio di avorio per bravi designer, ma come fucina di idee e di apertura verso il mondo del Design. Il Cardesign sembrava lontano dalla progettazione innovativa di nuovi prodotti e servizi.
In quel periodo il contributo di Gino Finizio per Fiat Auto è stato quello di portare il mondo del Design a contatto con l'auto con progetti come: Geometrie Variabili, con Jean Nouvel; Architettura e Mobilità, con Richard Sapper; Nuova 500 Indagine Creativa, con Alessandro Mendini e Massimo Caiazzo; Trasformabilità e Personalizzazione, con Isao Hosoe; Auto Mobile Auto Immobile con Claudio e Mario Bellini; Sportività Evoluta, con Antonio Citterio; Telematica e Mobilità e New Small con Michele De Lucchi.
Qualcosa da allora è cambiato e non si pensa più all’automobile come mero oggetto, ma si studia il suo
servizio: la mobilità. Ancora oggi Gino Finizio rappresenta per Giolito il mondo del Design.


Jacopo Bargellini,  docente allo IED Scuola di Design Milano, si sofferma sull’innovazione introdotta da Finizio nel design. I grandi maestri odiavano il marketing: Gino ha creato il Design Management, spiegando loro il mercato, senza snaturare le idee, ma valorizzandole.
Bargellini trova anche un riferimento alla bottega rinascimentale in quello che Finizio descrive come Umanesimo Disegnativo.


Jan Bayo,  Professore all’Università Elisava di Barcellona, ha conosciuto l'autore in occasione del Ferrari Desing Contest 2011. Finizio, che ne era coordinatore scientifico, gli ha fatto scoprire il valore del design italiano nel mondo come fonte d’ispirazione globale.

Daniela Aleggiani, responsabile comunicazione 3M, presenta con grande onore come Finizio abbia fatto parte dell’azienda. La comunicazione, per lei, deve essere minima e sostenibile. La Alegiani si sofferma anche sull’importanza dell’innovazione, che in 3M è stata sempre cardine della filosofia aziendale. Bisogna comunicare i valori e creare con dei contenuti.


Sergio De Masi della 3M, musicista per hobby, ammira l’ecletticità di Gino Finizio. ”C’è molto jazz nel libro” e cita questa commistione tra musica e design, tanto cara all’autore.

Efrem Bonacina, ZOE3 Design, che ha partecipato attivamente alla stesura del libro, spiega come la realizzazione di un concept minimo e sostenibile risulti talvolta troppo assoggettata alle leggi di mercato. Appare importante fare networking e con personalità  imporre il vero salto verso la sostenibilità.

Infine parlano gli studenti di Disegno Industriale, raccontando dell’intenso rapporto con Finizio nei giorni del workshop e dell’importanza di ricevere dal professore feedback chiari sull’idea da sviluppare lasciandoli tuttavia liberi di sperimentare.

Gino Finizio conclude premiando tutti i ragazzi con la pubblicazione dei loro lavori e saluta con un’ipotetica staffetta culturale verso le nuove generazioni: “Minimo&Sostenibile” passa virtualmente in eredità all’ultimo ragazzo che ha parlato.