Il progetto di Mariano Viti, tesi di laurea in Disegno Industriale nel 2010 alla S.U.N. di Napoli con relatori Gino Finizio e Patrizia Ranzo, propone un veicolo modulare innovativo e collettivo.
"Il mio progetto di tesi" ci racconta Mariano Viti, "si occupa di uno specifico fenomeno sociale che mobilita mezzi e persone: il turismo".
Partendo dallo scenario delle città, il turismo che diventa fattore chiave per la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio culturale di un paese come l' Italia.
Viene quindi identificato il comportamento del turista ed i suoi spostamenti, per poi arrivare a considerare un contesto più ampio, futuro ed eco-sostenibile.
Abbiamo più volte parlato in questo blog di uno scenario futuro possibile della mobilità, come risultante dell' equilibrio tra l' uomo e l' ambiente (come nei progetti di Tommaso Martucci, di Vincenzo Granata e di Federico Battistoni) e anche in questo progetto ritroviamo quel del rapporto importante che si crea tra architetture mobili (le vetture) ed immobili (le opere architettoniche), come sostiene Gino Finizio nel suo libro "Architettura e mobilità".
Mariano Viti propone un mini-van elettrico inserito in un circuito di sharing per i turisti.
Il mezzo si muove all'interno di una rete di città-parchi con nodi di distribuzione e di rifornimento disposti ogni 150km, che corrispondono all' autonomia media del veicolo.
Il van è composto da due architetture a frame in alluminio, una abitabile e l' altra atta alla propulsione, composta da 4 motori elettrici da 27kw (54kw potenza meccanica di picco) e dalle batterie a litio ione o litio polimeri dotate di tecnologia fuel cell.
Il turista, quando giunge nel nodo di distribuzione, può scegliere di mettere il veicolo in ricarica e visitare la città a piedi o in bici, oppure può cambiare il frame di propulsione con uno già carico e continuare il suo viaggio.
Il mezzo inoltre offre al turista la possibilità di riposare durante la sosta. Il tetto, infatti, sollevandosi o abbassandosi, si trasforma in un letto per due persone.
Quest'auto può essere usata come 4X4 o come 2X4, abbassando, così, i consumi.
Le sospensioni sono a quadrilatero basso con sistema push road (corner modulare) ed i freni sono provvisti del sistema di rigenerazione della carica delle batterie. Il differenziale è di tipo elettronico integrato.
Tra le particolarità concettuali di questo progetto, i pneumatici "ultraverdi" realizzati in termoplastiche derivanti dalla lavorazione dell’amido di mais.
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