sabato 28 maggio 2011

Quando i vulcani cantano... incontro con Gino Finizio

E' una tiepida giornata di Maggio, mi reco al portone di Via Montenapoleone a Milano, dove ha sede lo studio di Gino Finizio.
Entro nella guardiola e procedo verso le scale e intanto penso a quante volte, dieci anni fa, ho attraversato questi posti quando facevo la tesi al Politecnico.

Gino Finizio in un'intervista in Messico - Ottobre 2010
Gino mi accoglie nel luminoso atrio, poi ci mettiamo seduti nella sala riunioni, con il lungo tavolo di vetro e le sedie di Cassina.
Iniziamo a parlare: gli chiedo del suo ultimo libro, delle tematiche che lo caratterizzano.
Me ne parla con grande gioia: "Ho scritto un bel libro... lo rileggevo pochi istanti fa, è bello".
Poi mi spiega: "E' la terza volta che Gillo Dorfles scrive la prefazione di un mio testo. Per me lui è un grande. E Gillo mi ha qualificato come colui che sa parlare dei maestri del passato al di fuori degli schemi"

Pubblicazioni:
Gino Finizio - Design&Management - 2002 Skira Editore
Gino Finizio - Architettura&Mobilità - 2006 Skira Editore

L'immediatezza e la spontaneità sono le peculiarità che lo contraddistinguono rispetto a qualsiasi altro personaggio del mondo del design. Ma Gino è anche ponte culturale tra il mondo della creatività e quello dell'impresa (è stato per molti anni dirigente alla 3M) ed ha vissuto i migliori anni del design italiano.

Ed è proprio la storia del design dagli anni '60 ai giorni d'oggi la tematica principale del nuovo libro.
Oltre mille le pagine che raccontano il design italiano visto dall' interno, perché Gino Finizio ha collaborato con moltissimi designer e architetti, tra cui: Carlo ScarpaAchille Castiglioni, Michele De Lucchi, Alessandro MendiniJean NouvelMario Bellini, Isao Hosoe, Antonio Citterio,Toshiyuki KitaRichard Sapper

venerdì 10 dicembre 2010

Il progetto di Mariano Viti, tra passato, presente e futuro: Eco-turismo Urbano

Il progetto di Mariano Viti, tesi di laurea in Disegno Industriale nel 2010 alla S.U.N. di Napoli con relatori Gino Finizio e Patrizia Ranzo, propone un veicolo modulare innovativo e collettivo.

"Il mio progetto di tesi" ci racconta Mariano Viti, "si occupa di uno specifico fenomeno sociale che mobilita mezzi e persone: il turismo".


Partendo dallo scenario delle città, il turismo che diventa fattore chiave per la conoscenza e la salvaguardia del patrimonio culturale di un paese come l' Italia.
Viene quindi identificato il comportamento del turista ed i suoi spostamenti, per poi arrivare a considerare un contesto più ampio, futuro ed eco-sostenibile.

domenica 28 novembre 2010

Unità mobile di Tommaso Martucci

Vi presentiamo il progetto di Tommaso Martucci, designer di Santa Maria Capua Vetere (CE) che si è laureato nel 2008 con una tesi di Transportation Design alla SUN di Napoli, con relatore Gino Finizio.

Il progetto consiste in una interazione di tre unità:
  • l' auto
  • la cabina mobile
  • la nave
Creare il design minimo vuol dire applicare, nella pratica delle diverse discipline, un’unica dottrina di pensiero nata dalla ricerca intellettuale ed evolutasi nel corso di decenni di insegnamenti, studi e progetti.
un sistema in cui i mezzi di spostamento (auto, nave e dispositivo di cabine) si integrano tra loro interfacciandosi con i diversi scenari che si susseguono. L’idea si materializza in una mini-architettura mobile, una scatola magica che sfrutta la tecnologia attuale per accumulare energia pulita durante il tragitto urbano al fine di ‘donarla’ ad un altro mezzo cui si va ad integrare, la nave, è da qui che nasce il concetto di auto-cabina. Il sistema della nave comprende un incastro logistico di percorsi, ascensori ed un modulo replicabile infinite volte con tutti i servizi necessari.




Tommaso Martucci ha ideato lo spostamento dell’auto-cabina all’interno della struttura e del modulo mediante l’utilizzo di ruote che variano il raggio di rotazione fino a 180°; invece la circolazione dell’utente all’interno del modulo è consentita dal sistema di corridoi che si incrociano permettendo, quindi, una mobilità su tutto il percorso della nave. L’uomo, come sostiene Gillo Dorfles, ha una naturale attitudine a modificare a suo favore le condizioni che lo circondano invece di adattarsi; un buon designer non deve prevaricare sull’ambiente ma creare quelle estensioni che mettano in relazione il fruitore con l’ambiente.

martedì 5 ottobre 2010

Novità in fatto di ecologia... Federico Battistoni per Quattroruote

Federico Battistoni, designer del progetto Minimum, a cui abbiamo dedicato uno spazio all' interno di questo blog, ci segnala due articoli da lui redatti per Quattroruote e che narrano lo stato odierno in fatto di auto ibride ed elettriche.
Questa tematica, che si sposa perfettamete con le proposte concettuali supportate da Gino Finizio in ambito universitario, è attualmente condivisa da molte case automobilstiche che cercano di ampliare la propria gamma prodotto a favore di queste soluzioni eco-sostenibili.

Nel primo articolo si racconta l' attualità del marchio Toyota, che con la Prius detiene il record di vendita mondiale in fatto di auto ibride, con circa 2 milioni di esemplari prodottive. la sua tecnologia si sviluppando verso la soluzione plug-in con rifornimento da postazione fissa, che nelle proposte Toyota, può anche essere di tipo solare, con una soluzione che ci riporta in mente il progetto di Vincenzo Granata, pubblicato a Settembre su questo blog e su Virtualcar.it.

Link all' articolo:
Quattroruote.it - Toyota ibride: il pieno si fa in casa - Federico Battistoni


Nel secondo si delineano le possibili  linee guida politiche in Italia a favore di una mobilità sostenibile e vengono presentati alcuni nuovi modelli in uscita col marchio Renault e la realizzazione del progetto E-mobility a Pisa per la fine del mese, in cui verranno introdotte delle Smart elettriche, che potranno rifornirsi nelle apposite colonnine di ricarica.

Link all' articolo:
Quattroruote.it - Mobilita-sostenibile: la nuova proposta di legge - Federico Battistoni

martedì 14 settembre 2010

Il rapporto tra architetture statiche e dinamiche nel concept di Vincenzo Granata.

Analizzare lo scenario della mobilità significa confrontarsi con il mondo caotico che siamo abituati a "subire" in maniera più o meno frustrante nelle nostre città. Altrettanto riconosciamo, nel nostro presente, la difficoltà dell' uomo nel contatto e nel rispetto della natura, sia come impatto ambientale che come sfruttamento delle risorse.
Ed è dall' attenta analisi del presente, unita alla fantasia del giovane designer Vincenzo Granata, che nasce il progetto che vi presentiamo e che ben esemplifica il concetto di Transportation Design, secondo le teorie proposte da Gino Finizio nei suoi libri e nelle tesi in ambito universitario.
 
Il progetto di Vincenzo Granata (tesi di Laurea in Disegno Industriale alla S.U.N di Napoli, relatore Gino Finizio) propone un veicolo elettrico leggero, che abbatte i consumi e l' impatto ambientale, e un’architettura futuristica a forma di stelo, che viene concepita appositamente per la ricarica del mezzo.
 

Il complesso ideato offre un servizio di ricarica energetica, pulizia e soluzione di parcheggio, dipingendo uno scenario simile ad un “parco ecologico” in cui natura ed elementi sofisticati si miscelano per sostenere l’uomo ed alimentare i suoi mezzi. Una visione avveniristica che, attraverso l’ausilio di pannelli solari e vernici luminex, si pone come collante tra l’uomo, il veicolo e la città.